Il PRP: il plasma ricco di piastrine contro la caduta dei capelli

Il PRP (acronimo di Plasma Ricco di Piastrine) è una tecnica impiegata per trattare i problemi del cuoio capelluto, come la caduta precoce dei capelli. Essa è conosciuta da alcuni anni e, prima di essere utilizzata in tricologia, ha trovato ampia applicazione nel settore dell’implantologia odontoiatrica, per favorire la ricrescita del tessuto osseo.

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Cos’è il PRP e come funziona?

Il PRP è un trattamento di medicina estetica che si basa sull’utilizzo di materiale autologo, ovvero proprio del paziente. Infatti esso si svolge grazie all’applicazione sul cuoio capelluto di un concentrato di piastrine, prelevato precedentemente dal plasma della persona. Il vantaggio principale, nell’utilizzare il plasma della persona che si sottopone al trattamento, risiede nel fatto che si evita ogni tipo di reazione allergica.

La prima cosa da sapere è che il PRP non è un trattamento miracoloso contro la perdita dei capelli ma ha effetto solo se il follicolo pilifero, dove nasce e si sviluppa il capello, è ancora irrorato dai vasi sanguigni. Quindi solo in questa condizione il trattamento potrà portare ad una ricrescita dei capelli, mentre al contrario, se il follicolo è già atrofizzato, la ricrescita dei capelli è inibita e il trattamento non sortisce gli effetti di ricrescita sperati.

Inoltre il PRP è una tecnica di recente introduzione nell’ambito della tricologia e i risultati dei trattamenti non sono ancora chiari. Quello che è stato rilevato è che se inizialmente si avverte un beneficio, con il passare dei mesi gli effetti sono meno evidenti.

Di conseguenza le persone affette da alopecia sono costrette a sottoporsi ad altre tipologie di terapie, come quella a base di finasteride, incorrendo pertanto nelle varie controindicazioni che comporta questo tipo di farmaco.

Ancora, sottoporsi a PRP comporta l’applicazione di un anestetico sulla cute, procedura indispensabile perché altrimenti il trattamento risulterebbe estremamente doloroso. Dunque è necessario prestare attenzione alla tolleranza del proprio organismo alle sostanze anestetizzanti usate durante il trattamento per evitare possibili reazioni.

Ma prima di qualsiasi considerazione in merito all’efficacia del trattamento PRP, così come prima di qualsiasi decisione, bisogna tenere conto del fatto che i problemi di caduta di capelli non sono causati solo da fattori genetici. Di fatto lo stress, un’alimentazione squilibrata, un utilizzo errato di prodotti cosmetici o di tinture per capelli possono causare la perdita precoce di capelli e impedire la ricrescita.

Quindi un test gratuito del capello e un colloquio con un esperto tricologo sono sempre indispensabili per individuare le cause del problema di perdita di capelli e trattarlo con trattamenti tricologici personalizzati. Ma questo può avvenire solo dopo un attento esame del problema da cui si è affetti.

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Come si svolge un trattamento di PRP?

Il trattamento a plasma arricchito di piastrine avviene con un semplice prelievo di sangue. La quantità necessaria per il trattamento è davvero minima ma dalla quale si riesce ad ottenere il PRP ad altissima concentrazione di fattori di crescita piastrinici (pari al 383%). Il sangue prelevato viene successivamente centrifugato, ottenendo un concentrato costituito dalla separazione dei tre strati di cellule: dal più denso sul fondo o globuli rossi (RBC), a quello intermedio ricco di piastrine e globuli bianchi (PRP), fino all’ultimo o PPP (Platelet Poor Plasma), povero di piastrine.

Successivamente il gel piastrinico è reiniettato nell’area d’interesse della cute colpita da diradamento e fatto assorbire dal cuoio capelluto, grazie ad un massaggio. Ogni seduta di PRP ha una durata di circa 30-40 minuti. Il numero minimo di sedute da reiterare per ottenere risultati visibili e duraturi è pari a 2, a distanza di un mese l’una dall’altra. Il numero di sedute totale varia a seconda di fattori demografici e biologici e dello stato della cute da trattare.